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quarta-feira, maio 04, 2005

Alicerçando Palavras # 63 - Hans-Georg Gadamer sobre Plotino 205-260AD


LA FORZA POETICA DEL PENSIERO


È impossibile presentare tutti gli scritti di Plotino. Di quali oggetti si occupassero e in che modo venissero affrontati, può risultare soltanto da esempi. Ne sceglierò uno che, in una certa prospettiva, ritengo importante. Nella selezione che intendo operare, dovrò ricorrere a una traduzione moderna. Mi sarebbe impossibile lavorare con il testo greco, anche perché la sua prosa greca, in questo caso, non è certo facile.
È anche per questo che Plotino non ha esercitato un'influenza diretta sulla storia della filosofia. Fu solo con il Romanticismo tedesco che si produssero, per la prima volta, buone traduzioni tedesche di Plotino; naturalmente c'erano versioni latine preesistenti, ma queste sono andate perdute nella tradizione latina della Scolastica. Rimanevano però i testi greci, e proprio questi ultimi hanno cominciato a essere trasposti in tedesco in epoca romantica. Friedrich Creuzer, amico di Hegel, fu uno dei primi a tradurre Plotino. Hegel era diffidente nei confronti di Plotino; secondo questo "svevo caparbio" c'era un'atmosfera un po' troppo poetica nelle meditazioni di Plotino. Gli preferiva il filosofo che alcuni secoli dopo ne sistematizzò il pensiero, Proclo, ravvisando in quest'ultimo l'effettiva eredità della filosofia greca. Su questo non possiamo concordare. Ciò che vale per Platone, vale anche per Plotino: entrambi, con la forza poetica della loro opera, sono spiriti senza tempo; entrambi, nonostante la distanza e la diversità del nostro mondo concettuale rispetto alla loro forma mentis, sono comunque in grado di parlarci con immediatezza.
In una piccola antologia da me curata, in cui ho incluso anche Plotino, ho voluto ritradurre uno scritto, un suo testo. Mi sono sforzato enormemente di restituire almeno in parte la maestria linguistica e l'incanto poetico di queste pagine. Rileggendole oggi, mi sgomenta un forte senso di estraneità. Vorrei ora esporre qualcosa di questo scritto, a titolo di esempio. Esso è intitolato Perì fìseos, perì theorìas kai tù enòs, "Sulla natura, la "theoria" (cioè la contemplazione o intuizione) e l'Uno": sono tre temi riuniti insieme, che attraversano il pensiero di Plotino nel suo complesso. Chiarisco però subito come tradurrei oggi. Per quanto riguarda il termine natura, esso rimane intoccabile: "fìsis" è "fìsis", e "natura" è "natura"; e questa versione è accolta in tutte le lingue, ormai è definitiva! Ma per quanto concerne la "theoria", è proprio necessario conoscere il greco per sapere di che cosa si tratta. "Theoria" è… il prendere parte, come osservatori, a funzioni di culto; quindi, in sostanza, è un termine religioso: esso sta a indicare una sorta di partecipazione a qualcosa che avviene. Oggi modificherei il titolo come segue: "Sulla natura, sull'aprirsi alla contemplazione e sull'Uno".


Hans-Georg Gadamer, Plotino, Il cammino della filosofia